venerdì 18 febbraio 2011

Inps, è rivoluzione telematica

L’Inps viaggia verso la telematizzazione di tutti i servizi e i sindacati protestano.
Le prime procedure passate online, su tutto il territorio nazionale, sono le domande di disoccupazione, quelle di mobilità ordinaria e le domande di accentramento della posizione contributiva, quindi è stata la volta anche di quella relativa ai ricorsi amministrativi.
Per ancora tre mesi, dal momento dell’inoltro della documentazione, i cittadini hanno a disposizione la modalità cartacea.
Le prestazioni sono disponibili anche al numero di telefono gratuito 803164 al quale risponde il Contact center integrato.
Chi desidera accedere alle prestazioni on line può farlo attivando un codice personale Pin mediante il sito internet http://www.inps.it/ .
Secondo l’Inps, la trasformazione telematica dei servizi non penalizzerà gli utenti, ma ha l’obiettivo di velocizzare le pratiche, snellire le procedure e anche di consentire un risparmio di risorse.
Ed è proprio su quest’ultimo aspetto che si è innestata la protesta promossa dalla Cgil che, mercoledì, ha distribuito volantini davanti alla sede dell’Istituto previdenziale bresciano e ha chiesto, con una lettera, un incontro al direttore dell'Istituto nazionale di previdenza sociale a Brescia, Antonio Maria Di Marco Pizzolongo.
Per la Camera di Lavoro l’informatizzazione dei servizi creerà difficoltà agli utenti più deboli, come i pensionati, gli immigrati e i cassaintegrati.
La Cgil di Brescia ha sottolineato anche che “l'Inps ha deciso di interrompere il servizio di assistenza fiscale che era disponibile per i propri dipendenti e per i pensionati, costringendo così queste persone a rivolgersi ai Caf e ai patronati”.
Ma gli sportelli Inps sono destinati a scomparire definitivamente? Verranno ridotti fino a toccare quota uno o due per sede, dove i cittadini avranno accesso, ma solo su appuntamento, così da evitare lunghe attese e code.
Il sindacato fa sapere anche che 15 lavoratori interinali dell'ufficio disoccupazione alla fine di marzo perderanno il lavoro.

Nessun commento:

Posta un commento