lunedì 28 febbraio 2011

"Zone blu pericolose" L'Aci rilancia le accuse

Un servizio televisivo
delle «Iene» riaccende
la polemica

 
Non sono un giurista, non so se Le Iene hanno ragione nel dire che i parcheggi blu sono illegittimi perché occupano la carreggiata. Posso però dire che è una vecchia questione mai risolta, che la confusione legislativa è notevole e che invece a Torino bisognerebbe puntare su altro: i parcheggi blu sono troppi e alcuni vanno contro il buonsenso e la sicurezza».

Piergiorgio Re, presidente torinese dell’Aci (Automobil Club Italia), da anni si batte contro le zone blu sempre più estese che hanno fatto di Torino la città con il maggior numero di parcheggi a pagamento d’Italia. La sua è una visione più pragmatica, meno da azzeccagarbugli.  «Hanno ridotto alcune carreggiate, con il risultato che in alcuni posti è difficile passare - dice - Si prenda corso Fiume: una volta il parcheggio era previsto solo su un lato della strada. Oggi hanno messo le strisce blu sia a destra che a sinistra, ma le auto di oggi sono più larghe di quelle degli anni ‘60. Il risultato è che, anche quando le macchine sono parcheggiate bene, il traffico fa fatica a passare». Nella stessa situazione, secondo Re, ci sono altre strade come il controviale di via Cavalli, via Giolitti e molte altre strade del centro storico.

«Intendiamoci, bisogna essere pratici: le vetture non si possono eliminare dalle città. Ricordo che quando ero giovane si parcheggiava al lato del corso quando ancora non c’erano nemmeno le strisce e questo non costituiva un problema, ma oggi...».  Nel proprio servizio, le Iene sostenevano che secondo l’articolo 7 comma 6 del Codice della Strada la maggior parte delle strisce blu nelle città italiane sarebbero illegali perché è previsto che possa essere messa la sosta a pagamento solo quando questa non occupa la carreggiata e ostacola il traffico veicolare. Secondo gli autori della fortunata trasmissione televisiva, per carreggiata s’intende il tratto stradale che va da marciapiede a marciapiede e che è destinata al traffico veicolare. Gli unici parcheggi regolari sarebbero quelli che sono stati allestiti in molte vie torinesi, con parcheggi posizionati come fossero una rientranza del marciapiede.

Ma subito dopo il servizio, su internet è esploso il dibattito. Molti parlano di «bufala» delle Iene spiegando che da nessuna parte è scritto che la carreggiata va da marciapiede a marciapiede, ma che può essere delimitata da strisce. In questo senso quelle blu rappresenterebbero il loro limite.

Vero o falso? «Se si sentono dieci avvocati, cinque le diranno una cosa e altri cinque un’altra - spiega Re - È un problema atavico che dovrebbe essere risolto a livello nazionale. Per questa ragione io sono più per una visione concreta dei problemi». Secondo il presidente dell’Aci le strisce blu (alcune e in alcune vie) non sono solo di ostacolo al traffico. «Rendono le strade meno sicure - dice senza mezzi termini - Prendiamo ad esempio i parcheggi di corso Matteotti. Il Comune li ha disegnati a spina di pesce. L’intento di creare più posti auto è lodevole, ma ha mai provato a fare retromarcia per uscire da uno di quei parcheggi? In pratica si deve mettere di traverso al traffico in arrivo e questo non è sicuro, aumenta di molto la possibilità di un incidente».

L’Aci ha segnalato più volte al Comune queste situazioni, ma sembra che per ora non sia arrivata risposta: «Non me la sentirei di invitare i cittadini a non pagare le multe per le strisce blu come fatto da Le Iene - conclude Re - Ma certo il problema c’è e va affrontato».

Afghanistan, esplode bomba:morto un italiano, altri 4 feriti

Un militare italiano è rimasto ucciso oggi nell'esplosione di un ordigno improvvisato che ha colpito un veicolo blindato Lince nei pressi di Shindand, nell'ovest dell'Afghanistan. Quattro soldati sono rimasti feriti, secondo quanto si è appreso dallo Stato Maggiore della Difesa. L'esplosione ha avuto luogo alle 12.45 locali, a 25 chilometri a nord di Shindand.

La deflagrazione dell'ordigno ha coinvolto un veicolo blindato Lince della Task Force Center, su base Quinto Reggimento Alpini. Un militare italiano è deceduto e quattro commilitoni rimasti feriti. L`evacuazione dei militari feriti è in corso. La pattuglia rientrava da un`operazione di assistenza medica alla popolazione locale.

L`utilizzo degli ordigni esplosivi improvvisati (Ied), nonostante gli importanti progressi svolti da Isaf per contrastarne la minaccia, rappresenta una delle modalità di azione tra quelle utilizzate dai ribelli e nel 30% dei casi colpisce vittime civili, fa sapere lo Stato Maggiore della Difesa.

Le forze di sicurezza Isaf svolgono una continua attività per prevenire questo genere di minaccia al fine di migliorare le condizioni di sicurezza e garantire uno sviluppo sociale ed economico della regione, si spiega in un comunicato.

La polizia ferma il bambino arabo Bufera in Israele

 

Un bambino palestinese trascinato a viva forza su un cellulare della polizia, una madre disperata che cerca di invano di raggiungerlo, il fare tracotante e intimidatorio delle guardie. Sono gli ingredienti di un video amatoriale che in questi giorni sta suscitando reazioni indignate sul web, all’insegna di immagini imbarazzanti per le forze di sicurezza israeliane.

Il filmato, che non è il primo del genere, è stato girato da un testimone oculare a gennaio nel villaggio di Nabi Salih, in Cisgiordania (Territori palestinesi occupati), stando a quanto riferisce l’agenzia Maan. Ed è stato già rilanciato da organizzazioni per i diritti umani nell’ambito dell’ennesima denuncia sui metodi usati in particolare dalle Guardie di Frontiera: uno dei corpi israeliani più criticati per i suoi comportamenti ordinari verso i palestinesi.

Il bambino viene identificato con il nome di Karim Tamini, nato nel 1999. Lo si vede trascinato via da alcuni uomini in uniforme, mentre invoca aiuto girandosi in direzione della madre e di altre persone presenti. Queste si rivolgono inutilmente ai carcerieri gridando che si tratta solo di «un ragazzo». Karim è alla fine scaraventato di peso su un furgone della polizia, dinanzi al quale la madre - precipitatasi in soccorso - viene respinta in malo modo fra spinte e sorrisini di disprezzo.

Secondo a quanto riportano alcuni pacifisti, dietro l’episodio ci sarebbe stato il tentativo di premere sulla famiglia di Karim per indurla a far consegnare suo fratello Islam, di 14 anni, sospettato d’aver lanciato pietre durante uno dei raduni settimanali di protesta contro la barriera eretta da Israele attorno a buona parte della Cisgiordania. Islam risulta in effetti essere stato fermato pochi giorni più tardi ed è tuttora detenuto in attesa di giudizio: sullo sfondo di un caso le cui procedure - affidate a un tribunale militare - sono pure al centro di contestazioni legali da parte di attivisti dei diritti umani rappresentati dall’avvocato israeliano Gaby Laski.

Yara, oggi l'autopsia Uccisa con 6 fendenti

L
a piccola Yara, scomparsa il 26 novembre 2010 e il cui cadavere è stato ritrovato lo scorso sabato, si sarebbe difesa prima di essere uccisa a coltellate. Questi sono i primi dettagli che sono emersi dall'analisi del cadavere, mentre i risultati dell'autopsia sono attesi per lunedì 28 febbraio. Insieme ai resti della piccola, sono stati rinvenuti il suo portachiavi, la batteria del telefonino cellulare e l'iPod.

AGGRESSIONE - Secondo quanto ipotizzato dagli investigatori, Yara sarebbe morta per aver cercato di difendersi da un'aggressione, probabilmente di natura sessuale. L'efferato omicidio potrebbe essere avvenuto pochi istanti dopo la scomparsa della piccola, il cui cadavere ancora stringeva in mano un ciuffo d'erba.

IL CELLULARE - Gli inquirenti cercano di spiegare anche il mistero del cellulare di Yara, che aveva agganciato la cellula di Mapello, il paese accanto a Brembate e fuori strada rispetto al solito percorso della piccola Gambirasio. Alle 19 del 26 novembre, la madre di Yara, Maura Gambirasio, chiamò sua figlia sul telefonino, ma l'apparecchio era già spento. Plausibilmente, l'aggressione era avvenuta a pochi passi dalla palestra, e l'omicida si è preoccupato di rendere irrintracciabile il cellulare di Yara dividendolo in pezzi (il "corpo" del telefonino non è ancora stato rinvenuto). Secondo le forze dell'ordine, il particolare è ancor più drammatico poiché testimonia come l'aggressione sarebbe stata programmata.

IL CORPO
- Dopo il ritrovamento del cadavere di Yara, si era ipotizzato che il corpo fosse stato trasportato nel campo soltanto poche ora prima che venisse rinvenuto. Gli investigatori hanno però radicalmente cambiato opinione in merito. Con tutta probabilità, il corpo di Yara si trovava nel campo dal momento dell'omicidio. Rimangono però le numerose testimonianze, secondo le quali il campo di via Bedeschi era stato perlustrato dai volontari in ricerca di Yara più e più volte. Pare insomma incredibile che non fosse stato ritrovato.

AUTOPSIA - Lunedì 28 febbraio si terrà l'autopsia sui resti del corpo di Yara, dalla quale si spera che possano emergere tracce di dna dell'assassino. Inoltre, dall'autopsia si spera di capire se la piccola Gambirasio, prima di morire, avesse subito anche violenze di natura sessuale.

mercoledì 23 febbraio 2011

Strisce blu illegali

STRISCE BLU ILLEGALI
http://www.youtube.com/watch?v=1UNXW-g4jhY



All'interno delle carreggiate sono tutte illegittime! Presenta il ricorso!
Questa volta l'illegittimità non riguarda solo Palermo. Riguarda anche Palermo. Così come riguarda tantissime città italiane, quasi tutte.
Dovunque si vada, siamo perseguitati dal "grattino" del parcheggio, che và dai 0.50 centesimi addirittura ai 3/4 euro.
Ma la sosta a pagamento nelle carreggiate è illegittima!
Il Codice della Strada è chiarissimo: le zone destinate al parcheggio a pagamento devono essere obbligatoriamente ubicate al di fuori della carreggiata! [Art.7 comma 6 del Codice della Strada]
Vuol dire che quelle belle strisce blu lungo le strade, ci cavano soldi in modo illegittimo! Una sorta di "pizzo autorizzato" al quale noi ci ribelliamo!
Pur non approvando l'uso massivo delle auto, invece che dei mezzi pubblici, non intendiamo avallare questa illegalità a danno dei cittadini! Una trovata geniale per foraggiare le municipalizzate concessionarie della riscossione dei proventi. Quelle municipalizzate che hanno in tal modo più interesse a incentivare l'uso privato dei veicoli, dal quale traggono i maggiori proventi, piuttosto che il servizio pubblico. Un conflitto di interessi di proporzioni colossali ai nostri danni.

venerdì 18 febbraio 2011

Inps, è rivoluzione telematica

L’Inps viaggia verso la telematizzazione di tutti i servizi e i sindacati protestano.
Le prime procedure passate online, su tutto il territorio nazionale, sono le domande di disoccupazione, quelle di mobilità ordinaria e le domande di accentramento della posizione contributiva, quindi è stata la volta anche di quella relativa ai ricorsi amministrativi.
Per ancora tre mesi, dal momento dell’inoltro della documentazione, i cittadini hanno a disposizione la modalità cartacea.
Le prestazioni sono disponibili anche al numero di telefono gratuito 803164 al quale risponde il Contact center integrato.
Chi desidera accedere alle prestazioni on line può farlo attivando un codice personale Pin mediante il sito internet http://www.inps.it/ .
Secondo l’Inps, la trasformazione telematica dei servizi non penalizzerà gli utenti, ma ha l’obiettivo di velocizzare le pratiche, snellire le procedure e anche di consentire un risparmio di risorse.
Ed è proprio su quest’ultimo aspetto che si è innestata la protesta promossa dalla Cgil che, mercoledì, ha distribuito volantini davanti alla sede dell’Istituto previdenziale bresciano e ha chiesto, con una lettera, un incontro al direttore dell'Istituto nazionale di previdenza sociale a Brescia, Antonio Maria Di Marco Pizzolongo.
Per la Camera di Lavoro l’informatizzazione dei servizi creerà difficoltà agli utenti più deboli, come i pensionati, gli immigrati e i cassaintegrati.
La Cgil di Brescia ha sottolineato anche che “l'Inps ha deciso di interrompere il servizio di assistenza fiscale che era disponibile per i propri dipendenti e per i pensionati, costringendo così queste persone a rivolgersi ai Caf e ai patronati”.
Ma gli sportelli Inps sono destinati a scomparire definitivamente? Verranno ridotti fino a toccare quota uno o due per sede, dove i cittadini avranno accesso, ma solo su appuntamento, così da evitare lunghe attese e code.
Il sindacato fa sapere anche che 15 lavoratori interinali dell'ufficio disoccupazione alla fine di marzo perderanno il lavoro.

giovedì 17 febbraio 2011

Gossip Girl star defends Taylor Momsen

 

taylor_momsen_mtv_ema_2010.jpgGossip Girl star Connor Paolo, who plays Eric van der Woodsen, has been defending his old co-star Taylor Momsen, saying that people are too hard on her and can't judge her because she is only 17.
I think you'll find you are wrong about that Connor.
"She's 17 years old," he said. "I don't think anyone has any right to say anything negative being that she - as mature and self-possessed as she is - is still young. It's not fair. No-one has a right to attack someone of that age."
Connor also added that he "dearly" misses her after being absent from most of the last series of Gossip Girl, but he expects her to make a return. Despite how difficult she apprently is.
He said, "Jenny's always lying in wait. She could pop out of the bushes with her machete of eyeliner at any time."

mercoledì 16 febbraio 2011

Sacchetto Addio!

Sacchetto Addio!

Jessica Alba: Mommy Dearest

Fresh from a trip overseas for BAFTA festivities in London, Jessica Alba is back on the west coast and was spotted out with Honor Marie in Los Angeles, CA on Tuesday (February 15).
The “Good Luck Chuck” babe looked as cute as can be as she and her adorably stylish daughter made their way to a hardware store followed by lunch at Nate ‘n Al’s.
Just before the long flight to LAX, Alba tweeted, “Heading home after a bit of a whirlwind trip.. Second year in a row I'm flying home on Valentines Day. cnt wait 2 b home w my fam.”
Jess most recently dazzled at the Orange British Academy Film Awards at The Royal Opera House in London, England, which followed a few days in NYC for Mercedes-Benz Fashion Week.
Enjoy the pictures of Jessica Alba and Honor Marie out in West Hollywood (February 15).

Certificazione immobili

La certificazione energetica di un abitazione è sostanzialmente una dichiarazione, rilasciata da personale qualificato (certificatori energetici), in grado di attestare il consumo degli edifici esistenti.

L'attestato di certificazione energetica è un documento ufficiale, valido 10 anni, prodotto da un soggetto accreditato (certificatore energetico) e dai diversi organismi riconosciuti a livello locale e regionale.
Gli obbiettivi dell'introduzione dell'attestato di certificazione energetica in Italia sono:
  1. Permettere ai consumatori di scegliere la casa in base ai consumi energetici e non solo in base alla finiture estetiche, e generare una domanda importante di case a basso consumo energetico;
  2. Informare i conduttori/proprietari degli immobili del consumo energetico degli edifici in cui vivono rendendo apprezzabile il costo economico della conduzione dell'immobile;
  3. Sviluppare e rilanciare il settore edilizio, generando economie di scala sulle nuove tecnologie di risparmio energetico;
  4. Sviluppare un sistema di tecnici e professionisti con know out in campo energetico;
  5. Riqualificare energeticamente gli edifici esistenti, anche attraverso le detrazioni 55% sull'irpef, migliorando così la spesa energetica dell'intero Paese, liberando risorse da impiegare in altri campi;
  6. Ridurre la dipendenza dell'Italia dal petrolio e altri idrocarburi;
  7. Migliorare l'ambiente del pianeta.
La certificazione energetica al momento ha due scopi di utilizzo principali:
  1. per il rogito: L'Attestato di Certificazione energetica è indispensabile per tutti gli atti notarili di compravendita di ogni singolo immobile dal 1° luglio 2009 e dal 1° luglio 2010 anche per gli atti di locazione.
  2. per l'accesso alle detrazioni del 55% sul reddito IRPEF: l'attestato energetico fa parte della documentazione necessaria all'ottenimento degli sgravi fiscali.
Nelle regioni sprovviste di legislazione regionale è possibile secondo le linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici utilizzare l'autodichiarazione per determinate tiplogie di immobili e situazioni

martedì 15 febbraio 2011

Lindsay Lohan to Be Charged With Grand Theft

Lindsay Lohan's excuse for walking out of a jewelry store with a piece the owner says she ripped off was that the store let her borrow the thing on loan.
The store basically called BS on that, saying they don't just loan stuff out. There are insurance requirements and lots of paperwork required beforehand.
Apparently the L.A. County District Attorney agrees with the owner. Sources say that officials will soon file felony grand theft charges against Lindsay.
Bad Bandit
Lindsay's freedom in the great necklace caper is riding on her claim that the Venice, Calif., jewelery store owner loaned her the $2,500 necklace in question.
Proving that might be a tough task, but proving she's lying may be equally difficult for the accuser and D.A.'s office. Especially if someone else signed for it.
But the simple fact that surveillance video from the store shows LiLo with the necklace and photos of her wearing it a week later were enough for the D.A.
If convicted, Lindsay faces a maximum of three years in state prison.
Can she beat the wrap on this? It will all depend on what happened at the store, or more accurately, how much of what happened the store can prove.
According to a Lohan source, she doesn't fill out diddly when she "borrows" necklaces ... she leaves that to her people, or so pals of the star are saying.
Lindsay is telling friends ... "I don't deal with things like that" and blowing it off as a "misunderstanding." But there's one issue with the "on loan" theory.
When she figured it out, why didn't she just return it to the store instead of sending an underling to the LAPD, just as they were ready to raid her place?
That's what law enforcement likely isn't buying.

Lindsay Lohan Formally Charged With Felony Theft, Taken Into Custody, Berated By Judge

As predicted, troubled star Lindsay Lohan was formally charged with a felony count of grand theft after allegedly bogarting a necklace from a jewelry store.
She's publicly denied it, and while that means little to us - she denies responsibility for everything - it all but guaranteed her plea of not guilty in court today.
The judge set bail at $20,000, which Lohan came prepared for and will likely post soon to secure her release. She's been around the block a time or two.
Lindsay Lohan is Back in Court
At least Lindsay Lohan arrived dressed to impress!
If convicted in the Venice, Calif., banditry, she could face three years in prison. Her history of thievery and other nonsense was a big reason charges were filed.
Lindsay Lohan has been remanded into custody after the judge gave her a stern admonishment, telling the train wreck "please don't push your luck."
The judge came down on her like a ton of bricks ... telling her "things will be different" this time and not to act like she's different than anyone else.
Judge Keith Schwartz said Lindsay's lawyer, Shawn Chapman Holley, and prosecutor Danette Meyers, would meet to possibly reach a plea bargain.
For now, she stands accused of the felony, however, and has been warned: "If you violate the law, I will remand you and there will be NO BAIL."
The judge also revoked Lindsay's probation in the DUI case and set bail at $20,000 for that as well, so total bail for her latest disaster is $40,000.
Lohan was also ordered to refrain from contacting the jewelry store during the case. Lindsay has already posted the bail and will soon be free.

Svelata la ricetta della Coca Cola

La ricetta della Coca-Cola è uno dei segreti commerciali più gelosamente custoditi al mondo: chiusa in un caveau di una banca americana ad Atlanta, con solo due dipendenti del colosso Usa, uno alla volta, autorizzati a conoscerne gli ingredient. E invece, adesso, il segreto è crollato. La ricetta è stata scoperta dal sito Usa Thisamericanlife in un giornale del 1979.

Segreto svelato, quindi, 125 anni dopo l'arrivo della Coca-Cola sul mercato, per mano del farmacista John Pemberton: il sito ha infatti rintracciato un articolo pubblicato 32 anni fa da un giornale locale di Atlanta, Atlanta Journal-Constitution, in cui, a pagina 28, appare la lista degli ingredienti e delle rispettive dosi.

La ricetta sarebbe stata scritta da un amico di Pemberton, che precisa come gli ingredienti della Coca-Cola siano «aromi naturali, compresa la caffeina, insieme ad acqua gassata, zucchero, acido fosforico e coloranti». La formula riporta le dosi esatte anche delle essenze necessarie per ottenere le proporzioni della Coca Cola, che contiene anche un ingrediente segreto, indicato come 7X. Sebbene rappresenti solo l'1% della bevanda, sarebbe proprio 7X a conferire alla famosa bevanda il suo inimitabile sapore.

Il sito ha quindi chiesto allo storico Mark Pendegrast, autore di una storia della bevanda, di valutare l'autenticità del testo: «Credo sia sicuramente una versione della formula». Se dovesse risultare vera, sarebbe così stata svelata la formula segreta di uno dei marchi più prestigiosi al mondo.

Sacchetto addio!

Con tre anni di ritardo rispetto alla Finanziaria 2007 che ne sanciva la messa al bando, saranno vietate le buste di plastica. In alcune regioni
virtuose il progetto è stato avviato già da alcuni anni con un riscontro positivo da parte dei consumatori.
Quasi tutti, ormai, conoscono l’impatto di questo materiale sull’ambiente, anche se si è abituati a considerare del tutto normale che il negoziante dia il sacchetto. La fabbricazione di plastica, infatti, assorbe l’otto per cento della produzione mondiale di petrolio e rappresenta il 90 per cento dei rifiuti che galleggiano in
mare. Solo il 20 per cento dell’inquinamento marino,infatti, proviene dalle barche, mentre il resto arriva da terra, sospinto dal vento, o attraverso gli scarichi d’acqua.
Questa presenza comporta danni notevoli anche per la fauna marina perché molte specie restano impigliate nelle buste o - peggio - le ingeriscono.
In sostituzione degli shopper in polietilene, i commercianti sono obbligati a offrire modelli biodegradabili in amido di mais, che possono essere utilizzati, fra l’altro, per i
rifiuti organici nella raccolta differenziata.
Le nuove buste, però, hanno dei limiti evidenti in fatto di resistenza e di prezzo. Si rompono,infatti, con facilità e costano tra 0,8 e 10 centesimi, a fronte di quelle tradizionali
che venivano vendute a 0,5: un rincaro dovuto ai costi maggiori di produzione. Meglio, dunque, ricorrere alla vecchia sporta di stoffa, usata già dalle nostre nonne e dimenticata
negli anni. Questa borsa per la spesa è l’oggetto eco trendy per eccellenza e, visti i numerosi modelli disponibili, riesce a soddisfare le esigenze di tutti. Può essere realizzata in materiali diversi come
il cotone o la canapa, e avere misure così compatte da essere tenuta comodamente in borsa o nel cruscotto dell’auto. Per gli acquisti medi e grandi,poi, si può ricorrere alle borse più capienti,
che si agganciano al carrello oppure ai tradizionali trolley, svecchiati e riproposti in forme e colori davvero simpatici.
Molto cool, poi, è usare le borse che si acquistano nei musei, in occasione di mostre, nelle fiere e così via. E, se si è dotati di estro e di capacità sartoriali,può esser divertente cucirle
da soli: su www.portalasporta.it/borse.htm si trovano alcuni consigli utili per realizzare modelli unici.
Sempre in fatto di spesa, l’ultima trovata consiste nel sostituire anche le confezioni per i prodotti che vengono venduti sfusi, come frutta e verdura, con comodi retini in cotone, lavabili
e adatti anche alle etichette del prezzo (si staccano con facilità, senza lasciare traccia). Possono essere usati per la spesa dal fruttivendolo o al mercato invece dei sacchetti di carta (si acquistano,
per esempio, su http://www.ecottonbag.it/) per una spesa davvero “green”.